Trekking Gole Fara S. Martino

Giunti in bus sulle sponde del Fiume Aventino, ci dirigiamo subito all'imbocco del nostro sentiero. Partiamo da quota 250 m, procedendo verso ovest, costeggiando le rive di un lago formatosi in seguito alla costruzione di una grande diga. Il primo tratto si sviluppa in pianura, tra il verde rigoglioso della vegetazione che circonda lo specchio d'acqua dalle tinte turchesi. Pian piano inizia l'ascensione, la vegetazione si infittisce e il passo si fa più pesante. Entriamo nel bosco, continuando a seguire la mulattiera che ci conduce lentamente a quota 600 m in circa 5 km di salita senza mezze misure. Partono i primi improperi. Arriviamo così in una piccola frazione in cui troviamo sollievo grazie a una fontana da cui sgorga acqua sorgiva freddissima e limpida. Breve pausa e riprendiamo il cammino. Iniziamo a scorgere la montagna, quella vera. Un enorme massiccio svetta davanti ai nostri occhi con cime che superano i 2000 m. Ancora un paio di km ci separano dal borgo di Civitella, un piccolo comune di 700 abitanti dove facciamo una breve pausa caffè solo dopo aver percorso le ripide salite lastricate che ci portano sul belvedere. Qualche imprecazione ci sta tutta.

Inizia finalmente la discesa su strada secondaria alternata a piccoli tratti di carraia e per il momento finiamo di lagnarci per la fatica. Procediamo dritto e a passo lesto verso il comune di Fara. Ci siamo, lasciamo alle spalle il centro abitato, puntando alla parte alta del paese. Da qui riprendiamo il sentiero che ci porta alla tappa più ambita. Restiamo per un attimo con il naso all'insù: siamo faccia a faccia con sua maestà la Maiella che si mostra ai nostri occhi in tutta la sua imponenza. La sensazione è proprio quella di varcare la porta di ingresso del parco. Le pareti di roccia che ci circondano si stringono progressivamente, creando un imbuto con un collo che si riduce fino a poco più di un metro. E il bello è che noi passeremo all'interno.

Siamo giunti alle gole di Fara San Martino. Passare nella stretta frattura che attraversa le rocce è un'esperienza unica, ma ancor più suggestivo è scoprire il canyon che si apre pochi metri dopo. È vero, abbiamo varcato la porta della Maiella e adesso possiamo goderci il paesaggio in tutta la sua maestosità. Alla nostra destra, i ruderi del convento benedettino medievale aumentano il fascino del luogo. L'edificio (o ciò che ne resta) è costruito a ridosso della parete nord delle gole, evocando lontanamente l'immagine di Petra in Giordania. La pausa fotografica è durata abbastanza, è ora di riprendere il cammino lasciandoci Fara alle spalle. Dopo appena un km, il percorso ci riserva un'ennesima piacevole sorpresa: uno specchio d'acqua limpidissima di un verde acceso. Siamo arrivati alle sorgenti del Fiume Verde. Ci concediamo una breve sosta in quest'oasi naturale, riempiamo le borracce e riprendiamo la marcia in discesa.

Ad un tratto ci troviamo al cospetto di una serie di enormi edifici in cemento, con alcuni mega silos e condotte d'acqua ovunque. Stiamo attraversando lo stabilimento della famosissima Pasta De Cecco, prodotta proprio qui con l'utilizzo di queste acque cristalline. Continuiamo a camminare su asfalto, dobbiamo superare un tratto di strada provinciale prima di raggiungere l'imbocco della mulattiera che ci mette alla prova per l'ultima volta: uno strappo di 450 m di dislivello in salita in pochi km tra la vegetazione bassa ci conduce nuovamente in prossimità del lago. Improperi finali a gradire. Raggiunto il punto più alto, la vista sul bacino d'acqua è notevole e il turchese dell'acqua fa bella mostra di sé. Ultima discesa tra strada secondaria e sterrato e siamo giunti finalmente alla conclusione del nostro anello con quasi 19 km sulle spalle e una gran bella esperienza da raccontare.

SCARPE DA TREKKING OBBLIGATORIE
pena il negato imbarco/esclusione dal trekking. Non sono accettate scarpe ginniche, da trail, e ogni e qualsivoglia altra tipologia. Se hai dubbi sulla scarpa che possiedi o che stai per acquistare non esitare a contattarci.

RIMBORSIAMO IN CASO DI PIOGGIA
Il pomeriggio che precede la partenza alle 18:00 l'organizzazione valuta le carte meteo: con piogge deboli solitamente confermiamo la partenza. Con piogge forti rimborsiamo tutti i partecipanti avvisandoli con un sms.